ELENA: I FIGLI SONO DONO DI DIO!
Il mio nome è Elena, ho quarant’anni e sono di Fermo. All’età di 20 anni ho incontrato il Signore attraverso il Rinnovamento nello Spirito e ho continuato a frequentare il gruppo per molto tempo; a 27 anni ho conosciuto Christian, dopo un anno e mezzo di fidanzamento ci siamo sposati ed in pochi anni sono nati Gloria, Chiara e Federico. Anche se mio marito ed io abbiamo sempre dedicato uno spazio durante il giorno per la preghiera, con il tempo gli impegni di genitori sommati a quelli del lavoro, ci hanno portati ad allontanarci dal cammino di fede ed abbiamo sperimentato un indebolimento spirituale sia di coppia che individuale. Nonostante ciò abbiamo sentito sin dall’inizio del matrimonio la chiamata ad aprirci alla vita e dopo la nascita della nostra prima figlia ho capito che non c’è gioia più grande per una donna, di essere mamma; né i successi nello studio e né le soddisfazioni nel lavoro mi avevano realizzata come il contribuire a dare la vita. Nel 2008, dopo essere tornati da Medjugorje, con grande sorpresa e gioia ho scoperto di aspettare un altro bambino. La felicità di quell’attesa è però durata poco perché al terzo mese di gravidanza e proprio nel giorno del mio compleanno ho ricevuto la notizia che il cuoricino del bambino si era fermato. Grazie all’incoraggiamento dei medici e al desiderio mio e di mio marito di un altro figlio, dopo neppure un anno ero di nuovo incinta. Purtroppo però anche questa gravidanza si è interrotta prematuramente e inspiegabilmente alla fine del terzo mese. Dopo questa seconda dolorosa esperienza, mio marito ed io ci siamo chiesti perché sentivamo forte il desiderio di un altro figlio e perché il nostro cuore ci diceva che nella nostra famiglia mancava ancora qualcuno, ma questo qualcuno non riusciva ad arrivare. In quel periodo, durante un ritiro estivo organizzato da una comunità religiosa, un frate dopo aver ascoltato la mia storia e forse anche il mio dolore, mi consigliò di rivolgermi ad un anziano medico in pensione di San Giovanni Rotondo: un ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Padre Pio “Casa sollievo della sofferenza” e tra l’altro figlio spirituale del Santo. Numerose volte mio marito ed io ci siamo recati a San Giovanni Rotondo per incontrarlo ed è sempre stato un piacere ascoltare i suoi consigli; ogni volta per noi era un’occasione di crescita spirituale. Un giorno ci disse che una pianta per essere bella doveva avere tanti frutti e ci incoraggiò ad aprirci di nuovo alla vita. Seguimmo il suo consiglio e da lì a poco con grande gioia mi accorsi di aspettare un altro bambino. Quando però nel marzo del 2010 sono andata a San Giovanni Rotondo per il controllo del quarto mese, il professore non è riuscito a sentire il cuore del bambino e mi ha consigliato di andare in reparto da una sua collega. Lì ho ricevuto la notizia che la gravidanza si era per la terza volta consecutiva interrotta e sono stata ricoverata per tre giorni, proprio in quell’ospedale che prima di allora avevo visitato con tanta curiosità ed interesse durante i pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo. Quando sono tornata a casa, ho dovuto per forza fare i conti con un dolore indicibile dovuto ai tre lutti vissuti e mai rielaborati. Solo il Signore poteva “Ascoltare il grido della mia preghiera” perché come disse Giovanni Paolo II, “Solo Cristo sa cosa c’è dentro il cuore dell’uomo, solo Lui lo sa”. Mi sono quindi abbandonata tra le braccia del Padre ed è stato il periodo più ricco ed intenso della mia vita. Ho incontrato fratelli (consacrati e laici) che con tanta carità, come il buon samaritano, si sono presi cura delle mie ferite, mi hanno ascoltata, consolata, hanno pregato per me. Nel febbraio del 2011 ho partecipato ad un Seminario di evangelizzazione e di guarigione attraverso il perdono e quest’esperienza è stata determinante nel mio percorso di guarigione. In quei giorni, il Signore ha guarito le mie ferite emozionali, la sofferenza dovuta a vecchi rancori e mancanza di perdono, ma ciò che più mi ha colpita è stata una preghiera avvenuta durante una Celebrazione Eucaristica per il “rilascio dei defunti e dei bambini abortiti”. Dopo aver ricevuto l’Eucaristia, una persona ha guidato un momento di preghiera. Inizialmente siamo stati invitati a pensare ad una persona cara che avevamo perso e per la quale avevamo per vari motivi sofferto. Io ho pensato immediatamente ai tre bambini che avevo perso. Li ho immaginati con molta facilità e chiarezza; sono riuscita ad incontrarli, ad amarli e grazie all’invito della persona che guidava la preghiera, per la prima volta sono riuscita ad abbandonarli tra le braccia di Gesù e finalmente a lasciarli andare. Anche se può sembrare un paradosso, nel momento in cui me ne sono separata per donarli a Gesù, Lui me li ha restituiti e donati in modo nuovo perché è iniziata a crescere in me la consapevolezza di avere tre figli vicino a Lui che pregano e vegliano su di me e sulla mia famiglia; da allora i tre bambini sono diventati una fonte di gioia e occasione per lodare e ringraziare il Padre e non più motivo di tanta sofferenza. Nel 2012 ho partecipato inoltre ad un Seminario di Spiritualità per fidanzati e sposi svoltosi a Perugia sulla base degli insegnamenti di Giovanni Paolo II. In quell’occasione il Signore ha rinnovato anche il mio matrimonio e mio marito ed io abbiamo acquisito un modo totalmente nuovo di vivere il Sacramento del Matrimonio … una maggiore consapevolezza sulla nostra vocazione di sposi. Ma il Signore, nel momento in cui mi sono abbandonata a Lui, non mi ha solamente consolata, guarita, liberata e rinnovato il mio matrimonio, ma ha fatto di più. Ha ascoltato proprio quel desiderio che avevo represso e accantonato da qualche parte del mio cuore; quel desiderio inesprimibile e per il quale avevo anche smesso di pregare. Così, nell’estate del 2012, inaspettatamente mi ha donato una nuova gravidanza. Nonostante il totale scetticismo dei medici, sono riuscita grazie alle preghiere mie e di tanti fratelli, a superare le numerose difficoltà che nel corso dei mesi si sono presentate e l’8 marzo del 2013, a lode e gloria del Signore è nato il nostro quarto figlio: Giovanni Paolo.
Lode al Signore!